giovedì 29 maggio 2014

Petti di pollo alla crema d’aglio

L'aglio è una pianta bulbosa molto utilizzata in cucina nei paesi di origine mediterranea, rinomata per le proprietà attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari. Originario dell’Asia, già conosciuto in Cina e India, in Egitto era considerato un alimento terapeutico, in grado di migliorare la resistenza e la forza degli schiavi che costruivano i grandi monumenti. 


Nell’Antica Grecia Ippocrate e Dioscoride lo raccomandavano per curare i disturbi digestivi, la lebbra, le infezioni e i problemi cardiaci. Sembra riduca il colesterolo e i trigliceridi e ha un'importante azione antiaggregante piastrinica, antitrombotica e normalizzante della pressione arteriosa. Quando tagliamo o affettiamo uno spicchio, le sostanze chimiche in esso contenute vengono in contatto tra loro e sprigionanoallicina, una molecola che dà all'aglio il tipico gusto e aroma. Il forte odore conferirà al vostro alito una fragranza da molti ritenuta sgradevole, che si può mascherare masticando qualche foglia di prezzemolo o usando del collutorio. Come sempre non esagerate: rischiereste di avere problemi intestinali e anemia.

Ingredienti (per 4 persone): 4 petti di pollo, 2 teste d’aglio, 30 cl. di panna di soia, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, paprika dolce, un ciuffo di rosmarino, prezzemolo tritato.


Come si fa: Pulire le teste d’aglio e cuocetele al vapore per una mezz'ora. Mettete i petti di pollo in una teglia e spennellateli con l'olio d’oliva. Salateli, macinatevi sopra una generosa dose di paprica dolce e mettete a contatto con la carne il ciuffo di rosmarino. Infornateli per venti minuti a 180° C. Frullate le teste d’aglio al mixer, aggiungete la panna di soia e condite con un pizzico di sale e paprika.


Una volta cotti e dorati, togliete i petti di pollo dal forno, tagliateli a fettine di circa 1-2 cm di spessore e rimetteteli nella teglia. Nappateli con la crema d’aglio e lasciateli cuocere nel forno tiepido, circa 100° C per 10 minuti. Serviteli dopo averli cosparsi con il prezzemolo tritato, con riso basmati pilaf.






 

martedì 27 maggio 2014

Melanzane ripiene con pomodoro e mozzarella


La melanzana appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Originaria dell'India venne introdotta in Europa dagli Arabi, all'inizio del IV secolo. Gli Arabi la chiamano badingian e in Italia, inizialmente, venne chiamata petonciana. Più tardi la prima parte del nome venne mutata in mela (il frutto per antonomasia) dando così origine al termine melangiana, che poi mutò in  melanzana. Il nome melanzana veniva anche interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l'articolo (al-badingian) derivano invece la forma catalana (alberginia) e francese (aubergine).

Ingredienti (per 4 persone):
2 melanzane

300 gr. di pomodori ciliegini 200 gr. di mozzarella

½ cucchiaino di origano o alcune foglie di basilico fresco
Prezzemolo tritato q.b.
Aglio, 1 cipolla 
Semi di sesamo tritati finemente
Sale q.b.

Preriscaldate il forno a 180°, lavate le melanzane, eliminate la parte superiore con il torsolo e tagliatele a metà nel senso della lunghezza. Scavatele all’interno con l’aiuto di un coltello o di uno scavino, togliendo la polpa per lasciare spazio agli altri ingredienti. Mettete la polpa che avete ricavato in una padella con un filo d’olio, lo spicchio d'aglio e la cipolla tritata finemente, soffriggete il tutto per qualche minuto a fiamma bassa.

Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e aggiungeteli nella padella, facendoli saltare insieme alle melanzane. Cuoceteli secondo il vosto gusto ma non troppo, una decina di minuti a fuoco vivo saranno sufficienti. Aggiustate con sale, origano o il basilico.

Quando pomodorini e melanzane si saranno intiepiditi, tagliate a piccoli tocchetti la mozzarella e mescolatela agli altri ingredienti con un cucchiaio, in modo da far amalgamare tutti gli ingredienti. Disponete il composto all’interno dei gusci di melanzane il cui fondo avrete spennellato con un filo d'olio. 

Disponete le melanzane così riempite in una teglia, sempre con carta da forno, spolverizzatele con i semi di sesamo tritati e infornate. Lasciate cuocere per circa trenta minuti e gustatele calde o tiepide.

giovedì 22 maggio 2014

Torta Negressa

Sapevate che il cacao, oltre a essere buonissimo, possiede proprietà benefiche utili a depurare il corpo dal colesterolo nocivo, è un ottimo stimolante del metabolismo e possiede un effetto vasodilatatore e diuretico?
La pianta del cacao (Theobroma cacao), diffusa allo stato selvatico nelle foreste dell'Amazzonia,  viene coltivata soprattutto nell'America centro-meridionale e nell'Africa tropicale. Dai suoi semi si ricava la polvere di cacao, utilizzata per produrre il cioccolato e impiegata come ingrediente principale di molti altri dolci.
Gli antichi popoli Toltechi e Incas del Sud e Centro America conoscevano il cacao e ne facevano uso; i primi a intraprendere la coltivazione con successo furono però i Maya, che dalle piantagioni dello Yucatan (nel Messico) svilupparono un fiorente commercio utilizzandone i semi come moneta negli scambi tra le tribù indigene. L'Europa lo scoprì nel 1502, quando Cristoforo Colombo ne portò in Spagna i primi semi.

Uno studio pubblicato dal British Journal of Nutrition indica il cioccolato fondente come fonte preziosa di polifenoli (antiossidanti naturali presenti nelle piante), più ricco di queste sostanze rispetto al vino e al tè verde o nero. In questo studio sono stati valutati gli effetti del consumo di 20 g di cioccolato fondente (contenente 500 o 1000 mg di polifenoli) per 2 settimane, sulla glicemia, sulla colesterolemia e sulla pressione arteriosa in 40 persone in sovrappeso o obese. Il consumo di cioccolato contenente 500 mg di polifenoli ha prodotto una riduzione significativa, sia della glicemia a digiuno che della pressione arteriosa.
L'assunzione di 1000 mg di polifenoli al giorno non ha comportato effetti diversi sugli stessi parametri. Lo studio conferma, dunque, i benefici del consumo regolare di dosi moderate di cioccolato fondente sul metabolismo del glucosio (prevenendo diabete e sovrappeso) e nel controllo della pressione arteriosa.

Un’ottima notizia, non vi pare?
E allora per celebrare il trionfo di gusto e salute che porta il nome di cioccolato, vi propongo la ricetta di una torta che di sicuro porterà alle stelle le vostre endorfine: semplice da preparare e assolutamente meravigliosa da gustare…e ricordate che Casanova utilizzava il cioccolato come afrodisiaco!


La ricetta

6 uova;
200 gr burro;
250 gr zucchero;
250 ml latte;
1 bustina di vanillina o mezza stecca di vaniglia;
 3 cucchiai di cacao amaro;
300 gr farina;
1 pizzico di sale;
1 bustina di lievito in polvere.

Per guarnire

80 gr di cioccolata;
80 ml di latte;
(misura indicativa, a seconda dello stampo utilizzato per la torta e del tipo di guarnizione da realizzare potete regolarvi a occhio con le dosi.)
Fragole o visciole a piacere.


Mettete a bollire in un pentolino il latte assieme a burro, vaniglia, zucchero e cacao. Raggiunta l’ebollizione togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
Nel frattempo montate a neve gli albumi e, in un altro recipiente, sbattete i tuorli fino a farli diventare una crema spumosa e densa. Incorporate gli albumi ai tuorli, aggiungete il pizzico di sale e la crema di cacao raffreddata, amalgamando bene il tutto. Infine aggiungete la farina setacciata con il lievito.
Fate cuocere in forno per 40 minuti a 180° e controllate la cottura con uno stecchino.
Intanto preparate la guarnizione facendo sciogliere in un pentolino il cioccolato con il latte.
Versate la crema ottenuta, ancora calda, sulla torta e guarnite a piacere con fragole, visciole, ciliegie sotto spirito…assecondando la vostra fantasia e golosità.
Buon Appetito!


martedì 20 maggio 2014

Fajitas di pollo

Secondo appuntamento con la cucina Tex Mex, piatti gustosi, facili da cucinare che possono diventare l’anima della festa in occasione di serate fra amici da trascorrere in allegria.
Oggi vi proponiamo le Fajitas di pollo, tortillas che racchiudono bocconcini di pollo  marinati, cotti assieme a cipolle, peperoni, spezie e aromi, un piatto unico servito con l’accompagnamento di formaggio Edamer tagliato alla julienne e svariate salse tra le quali la piccante Salsa Messicana, il guacamole e la panna acida.
Prima della ricetta però, qualche informazione sulle Tortillas di mais: vengono usate alla stessa stregua del pane per avvolgere, o semplicemente accompagnare, altri cibi. Sono un alimento simbolo della cucina messicana e consistono in sfoglie di farina di mais bianco tradizionalmente cotte su di una particolare piastra chiamata “comal”.
La farina di mais bianco (del tutto diversa da quella che usiamo per preparare la polenta) si chiama “masa harina” e con questa in Messico si prepara la “masa”, ovvero l’impasto per le tortillas.La masa harina viene prodotta essiccando e poi cuocendo i chicchi di mais bianco che successivamente vengono messi in ammollo con acqua e ossido di calcio e poi macinati.
Si possono preparare in casa o acquistare al supermercato in pacchetti da 8-10 tortillas.

Ingredienti per le Fajitas di pollo:

500 gr di petto di pollo;
1 bicchiere di birra (o tequila);
2 lime;
3 cucchiai di olio extravergine;
2 peperoni ( rosso e giallo);
2 cipolle medie;
1 pizzico di cumino;
1 mazzetto di prezzemolo o coriandolo;
2 cucchiaini di salsa Worchestershire;
sale e pepe ( o salsa di soia in alternativa al sale);
1- 2 confezioni di tortillas.

Per accompagnare:
Formaggio Edamer tagliato alla julienne;
salsa messicana piccante;
salsa guacamole (come da nostra ricetta…);
panna acida.

Lavare il petto di pollo, tagliarlo a striscette sottili e metterlo a marinare con il succo di due lime e il bicchiere di birra ( o tequila!). Lasciar riposare in frigo. Intanto tagliare a tocchetti le cipolle; lavare e mondare i peperoni che andranno tagliati anch’essi a striscette sottili come la carne.
In una padella antiaderente far appassire la cipolla con olio e un pochino d’acqua, aggiungere i peperoni e un poco di sale cuocendoli finché non si saranno ammorbiditi.

Scolare la carne dalla marinata e aggiungerla ai peperoni assieme alle spezie e alla salsa Worchestershire. Regolare di sale e pepe e far cuocere per 5 minuti in modo da consentire ai sapori di mescolarsi assieme.
Scaldare un poco le tortillas da ambo i lati su una piastra senza farle indurire, versare al centro di ognuna il ripieno di pollo, peperoni e spezie, chiudere i due lembi e avvolgere metà della fajita così ottenuta con un tovagliolino di carta colorato, per rendere ancora più festosa l’entrata in scena di questa pietanza.
Servite con le salse e l’Edamer come indicato sopra, in più, se volete organizzare una festa in vero stile Tex Mex, potete preparare anche il chili con carne, accompagnando il tutto con gustosi nachos da sgranocchiare
.

!Buen Provecho!
Buon appetito!

giovedì 15 maggio 2014

Cuori di carciofi al formaggio



Il carciofo, Cynara Cardunculus, è una pianta di origine mediterranea, nota fin dall'antichità per i pregi organolettici del suo capolino, pensate che le prime descrizioni risalgono allo storico greco Teofrasto. Il suo nome volgare attuale deriva dal neo-latino articactus, infatti in alcuni dialetti settentrionali è chiamato ancora articiocco mentre il nome italiano carciofo deriva dall'arabo harsciof. 

Si coltiva in particolare in Italia, Francia e Spagna, resta però poco conosciuto in molti altri regioni Mediterranee. In gran parte destinato al consumo fresco, viene però anche sia surgelato che conservato sott’olio o sotto aceto. In Italia si coltiva soprattutto in Italia meridionale, dove con il risveglio anticipato della carciofaia in estate è possibile anticipare l'epoca delle raccolte all'inizio dell'autunno.

Ingredienti per 6 persone
Sei carciofi, romani o spinosi                                                    
125 gr di gorgonzola                                    
Una confezione di formaggio morbido tipo Philadelphia
Il succo di un limone
2-3 cucchiai di panna
Prezzemolo tritato q.b.
Sale, pepe, noce moscata q.b.

Pulite i carciofi lasciando solo i cuori, eliminate la barba (se lo fate dopo la cottura sarà più facile), irrorarli con il succo di limone affinché non anneriscano e farli cuocere a vapore o in acqua bollente salata e condita con succo di limone. Sorvegliate la cottura in modo che i cuori di carciofi restino sodi. 

Saranno pronti appena si riesce ad affondare nella polpa la lama di un coltello i i rebbi di una forchetta. Appena cotti scolateli e lasciateli raffreddare. Intanto avrete schiacciato il gorgonzola con una forchetta e lo avrete amalgamato con il Philadelpia, la panna, il prezzemolo tritato. Condite il composto con il pepe, la noce moscata e un pizzico di sale. Riempite i cuori dei carciofi e servite.